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Schema di DL in materia ambientale, le Commissioni Camera e Senato approvano i pareri positivi
13.01.2006Il 12 gennaio 2005 le Commissioni VIII Camera e XIII Senato hanno approvato i pareri positivi in merito allo schema di decreto legislativo recante "Norme in materia ambientale".
Il parere dell' VIII Commissione è formulato con alcune condizioni e osservazioni. In merito alle prime va segnalato l'accoglimento del principio della prossimità in materia di esportazione dei rifiuti, che sottende una verifica delle capacità impiantistiche di smaltimento nazionali più vicine; la fissazione di un termine più realistico, pari a 12 mesi invece di 6, per le forme di cooperazione tra gli enti locali presenti nel medesimo ATO; la facoltà per non più di due ambiti contigui di usufruire di un unico impianto a teconologia complessa; l'esclusione del MUD anche per i produttori dei rifiuti pericolosi; la segnalazione della possibile non conformità alle disposizioni comunitarie dell'esclusione dalla normativa dei rifiuti del CDR di qualità (quest'ultime proposte condivise anche dalla Commissione del Senato).
Per quanto riguarda l'obbligo del trasporto ferroviario dei rifiuti la Commissione propone di ampliare la distanza a 350 Km, condizione che non risolve i problemi posti. In materia di bonifiche richiama l'attenzione sulla necessità di snellire ulteriormente la procedura e di inserire a tal fine un soggetto o ente accreditato dal Minambiente che possono sostuire le autorità pubbliche preposte alla definizioine delle procedure tecniche e per il rilascio delle necessarie certificazioni.
Per quanto riguarda il parere della Commissione XIII del Senato sono riportati vari rilievi, tra i quali quelli relativi alla regolamentazione del VIA, mentre per la parte quarta dello schema di decreto che riguarda i rifiuti, va evidenziata la proposta di modifica della regolamentazione delle garanzie finanziarie delle discariche. Su quest'ultimo aspetto l'associazione aveva presentato uno specifico emendamento, modificato dalla Commissione. Infatti la proposta di quest'ultima, prevede il superamento dell'obbligo trentennale della prestazione della garanzia finanziaria per risolvere il problema in merito posto anche dalle Regioni.
Entrambe le Commissioni sono inoltre intervenute sulle criticità dei Consorzi relativamente al regime di obbligatorietà e di apertura del mercato.
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